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venerdì 17 luglio 2009
Italian's
Non tutti sanno che molti "cervelli" del web nascono in Italia (specie in Olivetti) e poi se ne vanno in giro per il mondo, di solito in Silicon Valley a far proseliti e soprattutto profitti.
La ragione di tutto questo sono come al solito i soldi. Per creare una start-up in Italia o sei un mago e ti fai tutto da te...oppure devi cercare finanziatori che ahimè, nonostante gli sforzi di alcuni protagonisti della new-economy Made in Italy,vedi Elserino Piol e Gianluca Dettori già fondatore di Vitaminic ( e ora CEO di dPixel), fanno fatica a mettere mano al portafogli se non parli di cemento e mattoni.
Alcuni casi di successo: funambol di Fabrizio Capobianco ha sede in Silicon Valley, ma mantiene la ricerca e sviluppo a Pavia, Marco Pifferi si è inventato un'applicazione per iPhone che conta cinque milioni di utenti. Capobianco sostiene che per fare business è meglio essere ubicati a due passi da Google e facebook, ma per progettare software creativo ci si deve affidare ai nostri ingegneri che sono i migliori del mondo. Funambol ha da poco stretto un contratto con jajah che permetterà a breve ad un utente di sincronizzare i numeri internazionali della rubrica del proprio cellulare e attraverso il servizio di telefonia IP di Jajah chiamarli spendendo il 90% in meno rispetto ad un qualsiasi gestore di telefonia mobile. Naturalmente servizi di questo genere sono utilizzati in tutto il mondo tranne che in Italia dove Telecom e gli altri gestori monopolizzano il mercato facendo soldi con gli sms. Bei tempi quando Beppe Grillo si occupava di queste cose invece di candidarsi per le primarie del PD.
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